Gabriele
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RE: Amantiglio boma e vang rigido
Sempre usato, anche con vang rigido. Prima di lasciare la barca, lo teso un po' per scaricare la molla; e sotto il boma blocco in due punti per tenere il boma fermo (scotta e stroppo; o due stroppi, se tolgo il paranco di scotta). Chi non ha l'amantiglio, quando disarma può fare lo stesso spostando la drizza randa in varea.
Chi ha la randa avvolgibile nell'albero lo usa come aiuto (non indispensabile ma utile) per centrare l'angolo giusto. I più fissati sono quelli che hanno l'avvolgiranda nel boma (richiede molti più giri, e un piccolo errore d'angolo ha effetti amplificati): alcuni usano una ritenuta in cavetto metallico sotto il boma, e tesano l'amantiglio fino a bloccarla a misura.
Poi nel XXI secolo c'è ancora chi va ad arenare su sabbia davanti ai fiumi ("Che strano: Navionics dava un fondale diverso...."). Prima di passare a mezzi più drastici, portano il boma in fuori e ci appendono un po' di gente per sbandare e liberarsi; altro caso in cui è meglio avere l'amantiglio in forza.
Come detto, non ingrassa la vela: ma può essere utile tra le bavette, quando in alcuni momenti la randa fa fatica a sollevare il boma. Qualcuno lo usa anche nel caso opposto, con una frazione minima di randa.
Non ho idea dell'effetto aerodinamico, ma per chi ha anche il vang rigido non è affatto una seccatura in più.
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27-02-2024 18:48 |
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