(26-03-2024 11:49)Gioviy Ha scritto: mi collego a questo post per condividere ed avere vostre considerazioni su una prova che ho fatto sui frigoriferi della mia barca. Curiosamenrte nei ho due gemelli, Isotherm G150 con compressori DB35F. Vorrei trasformare uno dei due in congelatore. Sentita la Isotherm, mi hanno confermato che è possibile riducendo a 50 liti il volume e sostituendo il termostato con un altro modello; visto anche il costo esagerato di quello da loro suggerito ne ho comprato uno elettronico da 10€, collegato ai morsetti C e T , a posto dell'originale, senza interporre alcuna resistenza perchè non ne ho trovata sul termostato originario e prima di comprarne una vorrei capire se effettivamente necessaria. Ho poi fatto una prova con i due frigoriferi vuoti in funzione senza alternarne il volume interno . Temperatura esterna 20°C . Manopola termostato del frigorifero in configurazione originaria al massimo ( 7), set del termostato elettronico del secondo frogorigero impostato a 2°C.
Avviati entrambi , il frigorifero in configurazione originaria assorbiva 4,6 A , il compressore stava in funzione un minuto e 20 secondi e fermo per 3 minuti e 20 secondi . Il frigorifero con il termostato elettronico assorbiva 2,4 A era molto silenzioso e non si fermava mai.
Dopo circa tre ore il frigorifero con termostato originario aveva raggiunto 5-6 gradi sempre mantendo un ritmo di attacca stacca come all'inizio ,il frigirifero con termostato modificato aveva raggiunto i due gradi ed il compressore si fermava.
Al tatto i gruppi compressori non scaldavano, anzi sembrava piu' fresco quello con termostato modificato .
Leggendo le istruzioni del compressore suppongo che quello in configurazione originaria viaggiasse a 3000 o forse a 3500 giri e quello con termostato originario a 2000 giri e mi domando se non è forse questa la configurazione migliore o una intermedia piuttosto che quella scelta da Isotherm.
Le uniche due cose che possono far variare i giri motore di un compressore sono: una è la presenza di una resistenza fra il termostato ed i contatti C e T (a volte la mettono proprio dietro il termostato e non si vede senza smontarlo); l’altra è la presenza di una centralina AEO che è lei stessa a variare i giri del compressore in automatico (se la centralina è il modello AEO si vede facendo una ricerca su internet con il numero di serie).
Non ci sono altri modi oer variare i giri.
In ogni caso la differenza invece lamentata non dipende dal numero di giri ma dalla diversa reazione e soprattutto posizione delle sonde.
L’originale, poco preciso, è un capillare pieno di azoto che accende e soenge il compressore dilatandosi. Inoltre è posizionato sulla piastra (evaporatore) quindi, se ne frega della temperatura della cella ed accene e spenge il compressore ai ritmi della temperatura della piastra, se poi la cella frigo dopo 5 ore non è arrivata ancora a temperatura poco importa, lui continua a accendere il frigo per un minuto e tenerlo spento per tre.
Il termostato digitale invece ha la sonda nella cella e non gli interessa nulla di quanto lavori la piastra od il compressore, imposti la temperatura a 2 gradi e lui ti spenge il frigo quando sei arrivato a 2 gradi veri nella cella.
Sono due misurazioni differenti, il digitale molto più preciso e reale che comunque varia molto anche a seconda la posizione della sonda ed è per questo che vanno fatte molte prove prima di trovare il giusto posto dove mettere la stessa per avere un giusto compromesso fra il miore freddo, i minor consumi ed il giusto stress del compressore.