(30-10-2019 12:25)Frangi Ha scritto: Si è parlato molto di randa avvolgibile qui e in altri tread, principalmente di trucchi per aprirla e riavvolgerla più facilmente e anche di rande incattivite, mai nessun problema alla parte meccanica e al marchingegno nascosto nell’albero.
Dopo tre stagioni con un albero Seldén “in-mast furling” del 2001, quest’anno ho avuto un danno importante: riducendo la randa steccata con meno di 20 Kn, cazzando il tesabase si è rotto il pezzo posto nella parte bassa dell’alberino, 30 cm sopra la coppia conica del winch. Ho smontato e studiato il marchingegno, partendo dal basso:
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- Un winch nell’albero tramite una coppia di ingranaggi conici fa ruotare il primo pezzo dell’alberino D1 (50 cm); la parte superiore ha una barra filettata che permette di collegare gli altri pezzi del tubo e di dare la giusta tensione verticale; il D12 utilizzando la sede della ralinga scorre e blocca la torsione fra i due pezzi, la vite D10 lo mantiene fermo
- A metà dell’alberino D1 è inserito il disco D5 che limita i movimenti del tubo in senso orizzontale all’interno dell’albero; per mantenere in posizione il disco con l’alberino è presente un foro con la coppiglia D6: proprio in questo punto, riducendo la randa di circa il 20 %, mentre cazzavo il tesabase l’alberino D1 si è spezzato.
- Sembra che il foro con la coppiglia D6 faccia da “fusibile”: meglio che l’alberino si rompa in questo punto, facilmente raggiungibile, che lungo l’albero: sarebbe necessario disalberare.
Quali sollecitazioni ci sono sul tubo D1?
- randa aperta del tutto: l’alberino si appoggia nell’albero (sail slot) e non è sollecitato in torsione;
- randa ridotta del 70 %: l’alberino, bloccato solo in basso dalla coppia conica del winch, è sollecitato ma la pressione del vento è in proporzione molto ridotta
- randa ridotta del 20 %: l’alberino è molto sollecitato perché la pressione del vento è diminuita di poco: tutte le sollecitazioni sono sul tesabase e sul tubo D1 (dall’altro lato in testa albero è solo appeso): come fa a reggere lo sforzo?
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Smontato e analizzato nei dettagli mi sembra strano che possa reggere lo sforzo relativo soprattutto quando la randa è ridotta poco, ma è presente almeno su metà delle barche, molte charter.
Cosa è successo al mio “in-mast furling [mast id number D21-260-3156 - PO: 36109]”?
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a giudicare da quello che vedo nella foto la superficie della rottura e' liscia e fa pensare ad una rottura a fatica.
come se l' asse di rotazione della parte inferiore non fosse allineata con il resto dello strallo.
se ne metti una piu particoreggiata del pezzo rotto la diognosi potrebbe essere piu sicura.
relativamente alle tue considerazioni non scherzare con le vele ridotte, a definire il carico sono la velocita del vento ed il raddrizzamento, a parita di sbandamento corrisponde lo stesso momento sbandante, ma con braccio minore.
con le mani la sollecitazione sull' attrezzatura e' sempre molto piu alta, e non di poco... come ordine di grandezza anche due, tre o piu volte maggiore.
non e' per questo che se' rotto quel pezzo, e' solo una precisazione.