(30-01-2018 21:39)Najapico Ha scritto: Penso che ormai nella maggior parte dei casi le barche sono più impegnative delle capacità di chi le conduce ed allora parte la fiera delle semplificazioni che spesso porta a moltiplicare le miglia di motore. Andare a vela è un'arte oltre che un piacere, e tutto si impara basta averne voglia e pazienza. Ma siccome un carcassone di 45 piedi costa come una buona barca di 38 ... meglio 45 che 38 e anche se non ci so andare ... chissenefrega !!!
Ma se uno anziché un carcassone di 45 si prende una buona barca di 38 automaticamente ci saprà andare?
Io credo che uno deve iniziare con qualcosa di facile (la dimensione dipenderà dal portafoglio) ed una volta imparato sarà naturale volere una buona barca (la dimensione dipenderà dal portafoglio)
A volte vedo quelle che sono chiamate buone barche un po’ più complicate da gestire. Nulla di impossibile, se ci riuscite voi ci riesco anche io, è solo questione di tempo.
Se uno fa 4000 mg all’anno e ci mette due anni ad imparare , io ne faccio 200 e ci metterò 20 anni, finalmente a 75 anni mi comprerò la mia prima buona barca
Oppure, come dirà qualcun altro , devo prendermi una barca a motore togliendomi il gusto di imparare con i miei ritmi e disponibilità di tempo l’arte del veleggiare, o addirittura rinunciare al mare.
Quello che per alcuni sembra facile (magari solo perché hanno 30 anni di mare alle spalle) può richiedere per altri un approccio che passa da qualche semplificazione iniziale
Sinceramente non trovo troppo difficoltoso la virata in solitaria usando il pilota automatico e condivido che in crociera non se ne fanno tante in una giornata, però pensavo che fiocco autovirante + code zero potesse essere una buona soluzione per coprire le varie andature con diversa intensità di vento
Mi sarebbe sufficiente avere una velocità superiore a quella del motore, se la supero e perdo 1 nodo rispetto ad un Genova fa lo stesso