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Wauquiez Hood 38, barche a dislocamento pesante
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beppe_rm Offline
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Wauquiez Hood 38, barche a dislocamento pesante
scusa pegaso, visto che sei stato armatore di un little harbor grande, perché non ci dici qualcosa di più 'soggettivo' sulla barca?
le linee d'acqua sono state pubblicate?
31-01-2011 04:27
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sarastro Offline
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Wauquiez Hood 38, barche a dislocamento pesante
Citazione:pegaso ha scritto:
...
Una nota generale da ingegnere:
Il peso non rappresenta in assoluto un fattore positivo in nessuna progettazione di 'macchine' salvo gli 'schiacciasassi'Big GrinBig GrinBig Grin, è chiaro che la ricerca di costruzioni sempre più leggere mantenendo inalterate le caratteristiche tecniche e la robustezza sfruttando nuovi materiali e nuove tecniche costruttive è senz'altro positiva.
Anche per le barche lo sviluppo della progettazione e delle tecnologie costruttive porta ad una continua riduzione di pesi,
Il cosidetto dislocamento pesante di oggi e più leggero del dislocamento pesante di quaranta anni fà.
Una barca si giudica nel suo complesso e per la funzione a cui è destinata, nei casi dei progetti di Hood il peso elevato è funzionale alla ricerca di una barca sicura e con buone prestazioni a vela con pescaggio ridotto, non è una barca disegnata in maniera convenzionale a cui viene applicata una soluzione con deriva mobile, ma un progetto che sia come sezioni che come distribuzione dei volumi, coefficiente prismatico più alto,( non avevo mai osato usare questo termine troppo tecnico) ha una sua unicità finalizzata ad un risultato che fra l'altro è stato ottenuto e dimostrato dal numero di barche prodotte e dai loro risultati.
Se poi un giorno vogliamo approfondire il discorso io non sono tanto critico con il dislocamento leggero contrapposto a quello medio/pesante, ma da un certo trasportare acriticamente certi concetti sviluppati correttamente con una ricerca importante su barche costruite in maniera altamente tecnologica e quindi di costo elevato sulla produzione di serie in cui invece l'obbiettivo primo è ridurre i costi e quindi si entra in conflitto con un corretto dimensionamento e suoi costi.
Molte volte in passato fior fior di progettisti hanno scelto strade diverse e separate, pensiamo per quanti anni in america si progettavano barche larghe e piatte e in U.K barche strette e profonde, i famosi plank on edge (tavola messa sul bordo).
Poi quando Sparkman e Stephens hanno disegnato il loro Dorade con cui sono andati a sfidare gli inglese nelle loro acque hanno disegnato una barca che era una sorta di compromesso fra le due idee di progetto, anzi forse più inglese che americana...
Insomma direbbe Bullo la barca è un opppinione...Big GrinBig GrinBig Grin

questa nota mi è piaciuta Smile

saluti velici
sarastro
31-01-2011 04:42
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sarastro Offline
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Messaggio: #43
Wauquiez Hood 38, barche a dislocamento pesante
Citazione:beppe_rm ha scritto:
quindi potrai assicurarti personalmente di quello che ho scritto.
ma potrai fare una cosa di più, e molto più importante: farci sapere perché non si pubblicano più le linee d'acqua.
i ladri di idee esisteranno ora non più di quanto siano sempre esistiti, allora perché tutta questa segretezza?

temo che non sia segretezza per segretezza

temo che sia perchè pubblicare e diffondere dettagli costa
e siccome alla stramaggiorparte della clientela non glie ne frga nulla, non lo fanno
ricordo benissimo una recente brochure ma non ricordo il cantiere ma probabilmente era uno dei grossi francesi che presntava in più pagine una srie di belle foto della barca all' ancora in una bella baia, al tramonto, in navigazione, bimbi sorridenti, una o piò belle ragazze in bikini ... qualche forto dell' interno ... frasi su come era bella e moderna ecc ... di pratico, tecnico, interesante per un velista ... NULLA

lo stesso accade per le auto: un esempio, dove trovate una curva di coppia ? è già grassa se vi da un valore da tot a tot giri, anmcora uno solo, fra tutte le 4x4 ci sono tanti sistemi diversi per la trazione, spesso non vi dicono come funziona e a volte neanche che tipo

è il progresso del consumismo di massa, bellezza Disapprovazione

saluti velici
sarastro
31-01-2011 04:48
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beppe_rm Offline
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Messaggio: #44
Wauquiez Hood 38, barche a dislocamento pesante
eh già, il marketing.
capisco che oggi non sia l'argomento principale per vendere, ma in contesti specializzati certe informazioni potrebbero essere diffuse.
mmhhhh, io continuo ad essere sospettoso ...
31-01-2011 04:56
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mckewoy Offline
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Messaggio: #45
Wauquiez Hood 38, barche a dislocamento pesante
il marketing. ma è vero che van de stadt si rifiutò di firmare il comet 910 che aveva disegnato perchè era stato stravolto dal produttore??

i Responsabili. chissà quanto pagarebbero per essere comprati

mi dispiace aver venduto la Gitana ma son contento



31-01-2011 05:36
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sarastro Offline
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Messaggio: #46
Wauquiez Hood 38, barche a dislocamento pesante
Citazione:beppe_rm ha scritto:
eh già, il marketing.
capisco che oggi non sia l'argomento principale per vendere, ma in contesti specializzati certe informazioni potrebbero essere diffuse.
mmhhhh, io continuo ad essere sospettoso .....

... io qualche volta anche mi incazzo, perchè mi sento trattato come un minus habens che compera per l' estetica o per il prezzo o per qualche prestazione spot, non per il progetto e per l' insieme, perchè è il miglior compromesso

c'è da incazzarsi anche più se si va su siti esteri degli stessi produttori (non parlo degli importatori, che poverini a volte potrebbero non capire o anche non avere i soldi per tradurre e pubblicare), parlo di produttori, e spesso si trovano molte più notizie e dettagli tecnici, tipico per es su quelli tedeschi

... chissà che vorrà dire....Sad

saluti velici
sarastro
31-01-2011 05:38
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aleufo Offline
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Messaggio: #47
Wauquiez Hood 38, barche a dislocamento pesante
Sarastro La colpa è in parte nostra penso, anzi di tutti quelli che anche quando ne avevano l' opprtunità (le barche al Salone di Genova erano in terra), invece di passare tempo sotto le barche per vedere linee e appendici, si fiondavano all'interno....
31-01-2011 14:07
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caricabasso
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Messaggio: #48
Wauquiez Hood 38, barche a dislocamento pesante
La colpa sopratutto è dell'immagine della nautica che viene generalmente diffusa.
I reportage fanno vedere solamente le c.d. 'barche da sogno' che nulla hanno a che vedere con la passione per il mare.
Per la vela si segue la momentanea passione per effetto trascinamento da America's Cup,peraltro mancato dopo le ridicole ultime edizioni.
E dunque barche ipertecnologiche da acquistare in leasing o con credito al consumo come le automobile.
Sembrano più bisogni indotti che reale passione per il mare.
E poi velocità,velocità...
Ma chi ci corre dietro quando siamo in mare?
Il mondo della regata si allontana sempre di più da quello della crociera.
Chi promuove realmente la nautica?
31-01-2011 15:48
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aleufo Offline
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Messaggio: #49
Wauquiez Hood 38, barche a dislocamento pesante
La tecnologia, le nuove tecniche di costruzione ed i nuovi progetti, non tolgono, secondo me, niente al fascino della vela, anzi, allargano l'utilizzo e la fruibilità. Fino a 5 anni fa non avevo nemmeno l'avvolgifiocco che moltissimi di voi fautori del ';)lento e pesante' penso aveste già, perchè era e rimane sempre affascinante andare a prua a togliere il vecchio fiocco, toglierlo dalla coperta inferire l'altro magari schizzato dal mare, ma fa un pò fatica.....in fondo se viene accettato l'avvolgifiocco ( che vedo nella quasi totalià delle barche poi si deve accettare anche il winch eletrico e quanto toglie sforzi....quello che non è cambiato, per quel che mi riguarda, è il gusto della regolazione, il gusto di sfruttare al meglio tutta la barca, sia essa un V od un Bavaria. Ciò non toglie che il fascino dell'andare per mare, di gustare ed apprezzare quello che trasmette e racconta possa essere comune se vai a 5kn od a 8kn e non venite a dirmi che a 5 si gusta di più....perchè non è la velocità ma il cervello ed il cuore che lo fa vedere e gustareSmiley14
31-01-2011 17:04
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einstein Offline
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Messaggio: #50
Wauquiez Hood 38, barche a dislocamento pesante
Citazione:caricabasso ha scritto:
La colpa sopratutto è dell'immagine della nautica che viene generalmente diffusa.
I reportage fanno vedere solamente le c.d. 'barche da sogno' che nulla hanno a che vedere con la passione per il mare.
Per la vela si segue la momentanea passione per effetto trascinamento da America's Cup,peraltro mancato dopo le ridicole ultime edizioni.
E dunque barche ipertecnologiche da acquistare in leasing o con credito al consumo come le automobile.
Sembrano più bisogni indotti che reale passione per il mare.
E poi velocità,velocità...
Ma chi ci corre dietro quando siamo in mare?

Il mondo della regata si allontana sempre di più da quello della crociera.
Chi promuove realmente la nautica?
Un bel groppo.... e mi è balzata in mente automaticamente la risposta: velocità è sinonimo di sicurezza; poi, per onestà, ho pensato ad un'esperienza che ho avuto recentemente in Croazia.
Ero appena partito per le ferie col mio Dufour44 e stavo navigando più o meno all'altezza di Orsera, quando davanti a me, di fronte a Rovigno (guarda caso), si presenta improvvisamente un nero pauroso che ci stava venendo incontro. Poiché avevo a bordo donne e bambini, mi è sembrata cosa saggia chiedere ospitalità in marina finché fosse passata la buriana, ma, come capita sovente la risposta è stata picche. Quindi ho puntato un pò al largo perché quella zona, come ben sapete, è piena di pericoli e ho girato la prua per scappare, sperando passasse in fretta. Dopo più di due ore, ero sempre sotto ventone, pioggia, grandine e dietro di me sempre tutto nero, sottocoperta non se la stavano passando bene; è stato allora che ho pensato: ma non starò correndo troppo? Sapevo che, di solito, il groppo estivo passa rapidamente, ma io stavo correndo con lui. Ridotta tela e velocità, dopo un quarto d'ora, finalmente si è aperto il cielo dietro di noi.
Morale: non sempre correndo ci si libera prima dagli impacci. Wink
ciao

PS Scusate l'OT

"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
31-01-2011 17:22
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einstein Offline
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Wauquiez Hood 38, barche a dislocamento pesante
Citazione:aleufo ha scritto:
La tecnologia, le nuove tecniche di costruzione ed i nuovi progetti, non tolgono, secondo me, niente al fascino della vela, anzi, allargano l'utilizzo e la fruibilità. Fino a 5 anni fa non avevo nemmeno l'avvolgifiocco che moltissimi di voi fautori del ';)lento e pesante' penso aveste già, perchè era e rimane sempre affascinante andare a prua a togliere il vecchio fiocco, toglierlo dalla coperta inferire l'altro magari schizzato dal mare, ma fa un pò fatica.....in fondo se viene accettato l'avvolgifiocco ( che vedo nella quasi totalià delle barche poi si deve accettare anche il winch eletrico e quanto toglie sforzi....quello che non è cambiato, per quel che mi riguarda, è il gusto della regolazione, il gusto di sfruttare al meglio tutta la barca, sia essa un V od un Bavaria. Ciò non toglie che il fascino dell'andare per mare, di gustare ed apprezzare quello che trasmette e racconta possa essere comune se vai a 5kn od a 8kn e non venite a dirmi che a 5 si gusta di più....perchè non è la velocità ma il cervello ed il cuore che lo fa vedere e gustareSmiley14
Ale, se fossi una donna ti bacerei. BacioBacio
ciao

"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.
31-01-2011 17:27
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aleufo Offline
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Attento..Eins....Occhio neroOcchio neroOcchio nero facciamo una virile (leggera) stretta di mano và.
31-01-2011 17:52
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aleufo Offline
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Wauquiez Hood 38, barche a dislocamento pesante
Einstein....sarà mica per questo che le oscillazioni in bolina durano meno???Wink
31-01-2011 17:55
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easy221 Offline
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Wauquiez Hood 38, barche a dislocamento pesante
'il primo parametro che il progettista ha in mente quando disegna una barca è il dislocamento'
E se per caso, in fase di progettazione si accorge che la barca pesa più di quello che aveva pensato?
Se la barca in carbonio invece di 3t gli viene fuori 3.5t? deve rifare tutto il progetto?
31-01-2011 18:28
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beppe_rm Offline
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Wauquiez Hood 38, barche a dislocamento pesante
un progettista non corre questo rischio.
il problema è che il rischio lo può correre il cantiere quando costruisce.
31-01-2011 18:41
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mantonel Offline
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Wauquiez Hood 38, barche a dislocamento pesante
Citazione:beppe_rm ha scritto:
un progettista non corre questo rischio.
il problema è che il rischio lo può correre il cantiere quando costruisce.

Quello che dici e'vero Beppe. Occorre pero'anche aggiungere che il buon cantiere...sempre nel rispetto del buon progetto commissionato per la serie e nel rispetto dei desiderata del committente, sa anche dove togliere peso e dove aggiungerlo. Talvolta qualche decina o piu'di kg si puo'togliere al bulbo per bilanciare il sovrappeso di amenita'sottocoperta, senza compromettere il Rm. Addidittura talvolta si addolcisce...e la barca non gioca piu'alla catapulta.
31-01-2011 19:01
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easy221 Offline
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Wauquiez Hood 38, barche a dislocamento pesante
ma è un rischio che il progettista deve calcorare???
31-01-2011 19:03
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cicciopettola Offline
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Citazione:pegaso ha scritto:

Per cicciopettola, se vuoi ti completo la scheda parlando più in dettaglio della barca e delle sue due versioni Mk1 e MkII.


grazie Paolo. grande contributo, come sempre.
31-01-2011 20:34
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cicciopettola Offline
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Messaggio: #59
Wauquiez Hood 38, barche a dislocamento pesante
comunque una volta su qualche sito trovai un file pdf scritto personalmente da Ted Hood in cui spiegava per filo e per segno la sua 'filosofia' progettuale, era un libercolo mi pare con la copertina blu scritto in inglese... non trovo più il link, ma appena ho un attimo mi rimetto in caccia poi se riesco ve lo posto
31-01-2011 20:35
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pegaso Offline
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Messaggio: #60
Wauquiez Hood 38, barche a dislocamento pesante
Citazione:cicciopettola ha scritto:
comunque una volta su qualche sito trovai un file pdf scritto personalmente da Ted Hood in cui spiegava per filo e per segno la sua 'filosofia' progettuale, era un libercolo mi pare con la copertina blu scritto in inglese... non trovo più il link, ma appena ho un attimo mi rimetto in caccia poi se riesco ve lo posto

Io ce l'ho in archivio, molto tecnico e molto ben fatto.Big GrinBig GrinBig Grin
31-01-2011 20:46
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