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conaplastic u16
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RE: conaplastic u16
Credo che il miglior sistema sia innanzitutto quello di confidare nella fortuna di trovarne una vicino casa e fuori dall’acqua, con l'ulteriore fortuna che il proprietario autorizzi lo smontaggio della deriva per ricavarne una sagoma in cartone. Con questa si realizza un modello in compensato da provare sulla propria barca e che poi si porta a quelli che lavorano la lamiera per farsene tagliare uno uguale.
Nella scheda si legge che era una barca pensata per la larga diffusione quindi con costi di produzione ridotti all’essenziale. Anche la deriva credo sia stata fatta con lo stesso criterio (minima spesa e massima resa).

Se la fortuna non aiuta occorre invece ricostruirla partendo quasi da zero.
Innanzitutto lascerei perdere calcoli da ingegnere navale visto che ciascuno applica la teoria in cui crede di più (ad. es. computare solo la pinna oppure pinna + opera viva oppure pinna + opera viva + timone) e con formule basate su una percentuale della superficie velica; percentuale calcolata normalmente come rapporto (al quadrato) tra la velocità del vento apparente e quella della barca moltiplicato per un coefficiente variabile a seconda del tipo di scafo (lento, normale, veloce) e a seconda del tipo di pinna (zavorrata oppure no).
Io applicherei invece un sistema empirico cioè disegnare la pinna massima che possa essere contenuta dentro la cassa sul presupposto che nessuno avrebbe pensato a una cassa maggiore di quella necessaria (spazio inutilmente occupato e costo maggiore). Se può essere intuitivo capire che una deriva sottodimensionata sarà poco efficace è invece più difficile capire che una deriva sovradimensionata non ridurrà lo scarroccio rispetto a quella con dimensioni ottimali.
Il procedimento è quello per tentativi, cioè prima con una sagoma in cartone, poi di legno e infine con il taglio del prezzo definitivo in lamiera.
Prenderei come unico dato numerico e orientativo la lunghezza della deriva fuori dallo scafo quando è tutta abbassata, ovvero 92 cm (116-24).
Ovviamente se scomparso anche quello, occorrerà capire bene come funzionava il sistema di sollevamento (dalle foto trovate su Internet io non ci sono arrivato), perché anche questo incide sulla forma della pinna.
Insomma, un lavoro che può sembrare facile in teoria ma che, all’atto pratico, può rivelare parecchie difficoltà e molte incognite, con dei costi piuttosto elevati (in proporzione al costo di acquisto e degli altri eventuali lavori necessari) se non si è in grado di fare il più possibile da soli.
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 25-06-2022 06:11 da opinionista velico.)
25-06-2022 06:07
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