Stranizzadamuri
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RE: sicurezza su un guscio di noce
Salve
1000 anni fa' prima di Stranizza (anche se comunque rimane un guscio di noce anche lei considerando le zone dove normalmente navighiamo) quando avevo il Rimar 31, barca piccola e nervosa, con cui molte volte uscivo in solitario, mi era sorto lo stesso problema, avevo approntato un sistema del genere.
Due cime , una a dritta e una a sinistra posizionate esternamente alla falchetta , quindi esternamente ai candelieri ,e collegate alla bitta di prua e di poppa.
Una fettuccia da base albero alla prua, una cintura di sicurezza con due ombelicali, uno corto e uno lungo.Quello lungo sempre collegato alla cima esterna alla falchetta(naturalmente passando sopra le draglie) , e alla bisogna collegarsi con quello corto.
Nell'eventualita' che si caschi fuoribordo si rimarra' collegati con l'ombelicale lungo che ci permettera' di scorrere verso poppa e non rimanere "impiccati" fuoribordo senza possibilita' di risalire.
A poppa tenevo filata una cima galleggiante di 3/4 metri, in maniera che quando arrivavo a poppa sempre collegato con l'ombelicale, allungavo la mano e potevo tirarmi vicino a poppa dove con la scaletta avrei potuto risalire.
Il sistema l'avevo testato con circa 4 nodi di velocita' e non era male considerando che una barca piccola con qualcuno a penzoloni calera' necessariamente di velocita'.
Bv Angelo
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24-03-2021 12:04 |
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