Buongiorno a tutti,
ho da poco fatto una piccola "estensione" dell'impianto elettrico, giusto per rendere accessibili alcuni strumenti in origine troppo scomodi per essere raggiunti in caso di difficoltà.
Ho letto (e chiesto consiglio - grazie ancora @giorgio8596) quanto più possibile sulle sezioni corrette dei cavi da utilizzare e credo di aver fatto un lavoro perlomeno decente (a dir il vero mi chiedo come potesse funzionare tutto correttamente prima dato che ho sostituito cavi da 1,5mm2 con altri da 4).
Ora però, dato che pur avendo adottato tutte le accortezze del caso questo non è certo il mio lavoro, mi piacerebbe sapere se esiste un sistema per testare se ho fatto tutto correttamente, con particolare riferimento al suddetto dimensionamento dei cavi: c'è un modo per verificare, a impianto e utenze accese, se c'è o meno un concreto rischio incendio dovuto ad errato dimensionamento?
Preciso che ogni linea estesa ha un fusibile dedicato tarato sul consumo dell'utenza collegata.
Infine mi rimane un dubbio. Ipotizziamo che abbia usato un cavo da 4mm2 per arrivare a un MFD. Da questo esce un cavo (di fabbrica) con cavi piccolissimi (positivo, negativo e schermatura) che ovviamente non posso sostituire.
Quindi, il collegamento (semplificando) è:
pannello utenze -> cavo 4mm2 positivo -> MFD -> cavo 4mm2 negativo -> barra negativi
Nel momento in cui collego il cavo da 4mm2 al cavetto dell'MFD, non c'è pericolo dimensionamento? Cioè, il circuito mi viene da considerarlo unico nel suo insieme, come se vi fosse un unico cavo che parte dal positivo e arriva al negativo, ma se a un certo punto di questo "anello" metto un pezzettino di cavo di sezione troppo esigua, non rischio di avere un problema in tal punto?
Grazie e chi saprà illuminarmi