(11-04-2023 16:23)AndreaB72 Ha scritto: Premesso che tutto ha elementi a sfavore e a favore (a parte le boiate conclamate), considerate che far fare due mestieri ad uno stesso dispositivo è una pratica che in ingegneria richiede un po' di disciplina (cioè non si fa a c...o di cane).
Il cavo che unisce la batteria motore al motorino di avviamento si ritrova a fare due cose: alimentare il motorino di avviamento e fare il transit point per l'alternatore - tutto ok. Problema: il collegamento fra batteria e motorino (da best practices ABYC) non è protetto da fusibile mentre il collegamento fra alternatore e dispositivo di ricarica/batteria lo è.
Il primo non è protetto perché la protezione potrebbe creare più problemi che soluzioni, ma nel secondo caso non c'è ragione perché non sia protetto (ma la protezione me la gioco con questo giochino).
Esiste anche un discorso di consistenza di un progetto e della sua modificabilità, ma non è risultato di vostro interesse già in passato quindi lo salto - lascio solo una considerazione: togliere roba è divertente, ma quando la devi rimettere potresti aver messo le cose in modo da essere molto difficile.
In pratica la soluzione in questione non mi piace e ci sono fondate ragioni.
La consistenza del progetto a me interessa e cerco sempre di lasciare il tutto il più aderente possibile.
Riportavo solo il fatto che il costruttore del motore (almeno del mio D1-30) suggerisce questo tipo di collegamento.
Non mi risulta però che sul mio impianto, da cantiere, ci sia una protezione tra l'alternatore e il ripartirore.
In questo caso bisognerebbe vedere cosa prescrive CE piuttosto che la ABYC.
Non per dire che una sia meglio dell'altra, ma per capire se l'impianto è almeno a norma europea.