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STRAORZA - HAL9001 - 19-12-2010 22:54

Ragazzi posso portare un esperienza personale su questa bellissima e ottima barchetta ? Prima straorza, in un mese di crociera con vele normalissime di serie, con bora 20/25 e rafficone sopra i 35, che noi vecchietti non siamo riusciti a prevenire (terzarolata in rirado). Per il resto, anche di bolina 'stretta' per modo di dire, mai evidenziato questo problema. Scusate se non mi sono espresso molto tecnicamente, ma mi dispiaceva che qualcuno parli male di questa barchetta che va benissmo, sempre sicura e abbastanza neutra.


STRAORZA - Henri - 19-12-2010 23:51

Forse non ho la lucidità per capire o farmi capire: a parità di 'cazzata' se scarrello apro il piano velico e anche se la vela non è svergolata ottengo meno sbandamento o no??
Citazione:einstein ha scritto:
Citazione:Henri ha scritto:
Ciao lo svergolamento è una caratteristica necessaria in un profilo alare, in alto la direzione del vento gira verso poppa. Ma se straorzo ci rinuncio una randa si appiattisce al massimo per ritardare il suo fileggiamento, meno la tengo sopravento e più oriento verso prua la forza propulsiva risultato sbando meno.
Ma sicuramente ne sai più di me.

Non ti sembra un controsenso?
ciao



STRAORZA - einstein - 20-12-2010 00:37

Henri, il tuo discorso non farebbe una piega se non esistesse il gradiente del vento; poiché scarrellando non si variano i profili (anche se, senza trasto curvo, non è proprio così), in questo caso la tua vela sarebbe perfettamente a segno sia sopra che sotto. Purtroppo non è così ed è per questo che ti ho postato quel grafico. Se tu osservi, noterai che più il vento rinforza e più si devono svergolare le vele; solo in caso di poca aria potresti limitarti allo scarrellare (su piccole raffiche), sopra i 10 nodi devi aiutarti anche lascando scotta se vuoi far lavorare tutti i profili in maniera corretta.
ciao


STRAORZA - zankipal - 20-12-2010 01:30

La regolazione delle vele è una cosa un po personale e dipende molto anche dal tipo di piano velico.
parliamo di bolina stretta, non bisogna mai dimenticare che l'efficenza del piano velico e sempre da valutare nell'insieme delle vele e non su la singola randa o fiocco.
se si scarrella senza lascare scotta e vang, il flusso di uscita del genova investirà il flusso sottovento della randa che diventa da laminare a turbolento diminuendo di efficacia, la barca non sbanda ma aumenta la resistenza all'avvanzamento.
se invece si svegola la randa tenendo il boma a centro barca, la parte bassa della randa porterà sempre mentre quella alta, meno influenzata dal fiocco sopratutto in un armo frazionato, lasciera uscire il vento riducendo lo sbandamento.


STRAORZA - mckewoy - 20-12-2010 01:47

scusatemi se approfitto visto che stiamo parlando di trasto sulla tuga e delle sue limitazioni.

sulla mia barchetta ho un paranco della scotta randa ( 12mq ) di questo tipo ( img di una simile )



[hide][Immagine: 2010121918460_ACFFA96.jpg][/hide]



quali sono i limiti e le differenze di comportamento rispetto a quelle con il carrello??

grazie


STRAORZA - einstein - 20-12-2010 02:55

Mck, con quel sistema devi necessariamente avere un buon vang che ti permetta di controllare lo svergolamento. Wink
ciao


STRAORZA - zankipal - 20-12-2010 03:08

Citazione:mckewoy ha scritto:
scusatemi se approfitto visto che stiamo parlando di trasto sulla tuga e delle sue limitazioni.

sulla mia barchetta ho un paranco della scotta randa ( 12mq ) di questo tipo ( img di una simile )



[hide][Immagine: 2010121918460_ACFFA96.jpg][/hide]



quali sono i limiti e le differenze di comportamento rispetto a quelle con il carrello??

grazie
se sono 2 paranchi separati funziona, se hai un buon vang, se invece è un paranco unico non riesci a portare il boma sopravento, ma se la barca non è una gran bolineiera non ti serve neppure Big Grin


STRAORZA - Henri - 20-12-2010 03:43

A dirti il vero il grafico non riuscivo a leggerlo...concordo con te mi riproponevo di non sbandare la barca e siccome non dovremmo essere sopra i 10 nodi di reale forse potrebbe valere la mia idea ok grazie per i chiarimenti,
Citazione:einstein ha scritto:
Henri, il tuo discorso non farebbe una piega se non esistesse il gradiente del vento; poiché scarrellando non si variano i profili (anche se, senza trasto curvo, non è proprio così), in questo caso la tua vela sarebbe perfettamente a segno sia sopra che sotto. Purtroppo non è così ed è per questo che ti ho postato quel grafico. Se tu osservi, noterai che più il vento rinforza e più si devono svergolare le vele; solo in caso di poca aria potresti limitarti allo scarrellare (su piccole raffiche), sopra i 10 nodi devi aiutarti anche lascando scotta se vuoi far lavorare tutti i profili in maniera corretta.
ciao



STRAORZA - mckewoy - 20-12-2010 04:45

grazie einstein e zankipal. ho un buon vang rinviato in pozzetto come il caricabasso sulla trozza scorrevole, anche il tesabase è rinviato....vedremo se serviranno.


STRAORZA - tiger86 - 20-12-2010 16:41

RIEPILOGHIAMO
Dopo quattro pagine di intereventi e aggiungendo qualcosa di mio penso si possa arrivare a questa conclusione (timbrata AdV):

Nel caso di eccessivo sbandamento e conseguente accentuata tendenza orziera dell'imbarcazione è più conveniente lascare la scotta anzichè scarellare il trasto sottovento per i seguenti motivi:

1. All'aumentare del vento aumenta anche il gradiente del vento e quindi aumenta la variazione di direzione tra l'apparente in superficie e quello in testa d'albero.

2. Lascare scotta significa svergolare la randa e quindi scaricare in alto, dove la pressione sulla vela genera più momento di sbandamento

3. La parte bassa della vela rimane ben chiusa favorendo l'angolo al vento

4. Eviteremo un eccessivo backwind, ossia un rifiuto della randa causato dal flusso uscente dal jib.

Bisogna però precisare che nelle barche prive di paterazzo talvolta tenere cazzata la scotta contribusice a ridurre la catenaria dello strallo e in tal caso uno potrebbe optare per scarellare e non lascare eccessivamente scotta.
In altri casi per ragioni puramente pratiche è più comodo e immediato agire sul carrello anzichè sulla scotta, ma solo se si tratta di pulsazioni momentanee, male si adatta ad una situazione più duratura.


STRAORZA - einstein - 20-12-2010 17:07

Citazione:tiger86 ha scritto:
RIEPILOGHIAMO
Dopo quattro pagine di intereventi e aggiungendo qualcosa di mio penso si possa arrivare a questa conclusione (timbrata AdV):

Nel caso di eccessivo sbandamento e conseguente accentuata tendenza orziera dell'imbarcazione è più conveniente lascare la scotta anzichè scarellare il trasto sottovento per i seguenti motivi:

1. All'aumentare del vento aumenta anche il gradiente del vento e quindi aumenta la variazione di direzione tra l'apparente in superficie e quello in testa d'albero.

2. Lascare scotta significa svergolare la randa e quindi scaricare in alto, dove la pressione sulla vela genera più momento di sbandamento

3. La parte bassa della vela rimane ben chiusa favorendo l'angolo al vento

4. Eviteremo un eccessivo backwind, ossia un rifiuto della randa causato dal flusso uscente dal jib.

Bisogna però precisare che nelle barche prive di paterazzo talvolta tenere cazzata la scotta contribusice a ridurre la catenaria dello strallo e in tal caso uno potrebbe optare per scarellare e non lascare eccessivamente scotta.
In altri casi per ragioni puramente pratiche è più comodo e immediato agire sul carrello anzichè sulla scotta, ma solo se si tratta di pulsazioni momentanee, male si adatta ad una situazione più duratura.
Wink
ciao


STRAORZA - stebor - 20-12-2010 17:12

la prossima volta che avete intenzione di fare il riassunto ditemelo...che così vi leggo solo alla fine e non mi faccio confusione Big GrinBig GrinBig Grin


STRAORZA - aleufo - 20-12-2010 17:19

Sono d'accordo su tutto,con la sola aggiunta, di tener presente del vang se c'è il vang cazzato, in alto si apre meno..Quindi prima mollerei il vang poi tutto il resto ( se è cazzato o appuntato)


STRAORZA - ghibli4 - 20-12-2010 17:24

Ecco ed adesso io cosa me ne faccio del trasto Big Grin


STRAORZA - tiger86 - 20-12-2010 17:41

Citazione:ghibli4 ha scritto:
Ecco ed adesso io cosa me ne faccio del trasto Big Grin
Ci regoli la randa!!!!!!! Wink


STRAORZA - aleufo - 20-12-2010 17:42

Serve, serve, soprattutto per portare il boma sopravvento,


STRAORZA - albert - 20-12-2010 18:12

Citazione:stebor ha scritto:
la prossima volta che avete intenzione di fare il riassunto ditemelo...che così vi leggo solo alla fine e non mi faccio confusione Big GrinBig GrinBig Grin

Allora ti faccio un riassunto del riassunto (liberamente ispirato ad un articolo di Bill Gladstone che non ho sotto mano) con la forma della randa ed alcune regolazioni di base per ottenerla tra parentesi:

*vento leggero: randa grassa e molto svergolata (albero diritto, paterazzo e vang laschi, base lasca, carrello al centro o leggermente sopravvento, scotta lasca)
*vento medio leggero: randa grassa e poco svergolata (albero diritto, paterazzo puntato, vang cazzato, base appena puntata, carrello al centro o leggermente sottovento, scotta più cazzata)
*vento medio forte: randa magra e poco svergolata (albero flesso, paterazzo cazzato, vang cazzato, base cazzata, carrello sottovento, scotta cazzata a ferro)
*vento forte: randa magra e molto svergolata (albero flesso, paterazzo cazzato a ferro, vang lasco, base cazzata a ferro, carrello al centro o sottovento (q.b. nelle raffiche), scotta meno cazzata del caso precedente)

Aggiungo: il limite dello svergolamento con vento forte quando si è quasi alla 'sopravvivenza', è quello in cui la randa comincia a sbattere.....a quel punto si cazza un filo di scotta finchè cessa di sbattere, poi la si lavora col carrello.....

Ciao


STRAORZA - stebor - 20-12-2010 18:40

Citazione:albert ha scritto:
Citazione:stebor ha scritto:
la prossima volta che avete intenzione di fare il riassunto ditemelo...che così vi leggo solo alla fine e non mi faccio confusione Big GrinBig GrinBig Grin

Allora ti faccio un riassunto del riassunto (liberamente ispirato ad un articolo di Bill Gladstone che non ho sotto mano) con la forma della randa ed alcune regolazioni di base per ottenerla tra parentesi:

*vento leggero: randa grassa e molto svergolata (albero diritto, paterazzo e vang laschi, base lasca, carrello al centro o leggermente sopravvento, scotta lasca)
*vento medio leggero: randa grassa e poco svergolata (albero diritto, paterazzo puntato, vang cazzato, base appena puntata, carrello al centro o leggermente sottovento, scotta più cazzata)
*vento medio forte: randa magra e poco svergolata (albero flesso, paterazzo cazzato, vang cazzato, base cazzata, carrello sottovento, scotta cazzata a ferro)
*vento forte: randa magra e molto svergolata (albero flesso, paterazzo cazzato a ferro, vang lasco, base cazzata a ferro, carrello al centro o sottovento (q.b. nelle raffiche), scotta meno cazzata del caso precedente)

Aggiungo: il limite dello svergolamento con vento forte quando si è quasi alla 'sopravvivenza', è quello in cui la randa comincia a sbattere.....a quel punto si cazza un filo di scotta finchè cessa di sbattere, poi la si lavora col carrello....

Ciao

Sempre esaustivo Albert grazie.

Faccio solo due domandine da neofita quale sono ...

1° il carrello in sostanza non deve mai essere in nessun caso sopravento?
2° il vang contrariamente a tutto il resto con vento forte va tenuto lasco?

GRazie.


STRAORZA - tiger86 - 20-12-2010 18:51

Citazione:stebor ha scritto:

Sempre esaustivo Albert grazie.

Faccio solo due domandine da neofita quale sono ....

1° il carrello in sostanza non deve mai essere in nessun caso sopravento?
2° il vang contrariamente a tutto il resto con vento forte va tenuto lasco?

GRazie.
Io invece francamente, con tutta la stima che ho verso Albert, sono stupito di questo suo intervento, in quanto pur condividendo in linea di massima ciò che viene riportato, lo trovo troppo generalizzato e approssimativo e si scontra con la professionalità e pignoleria di Albert.

Innanzi tutto per rispondere a te, certo il carrello va sopravento in vari casi, quando vuoi tenere il boma al centro e la randa svergolata.
Quanto sopravento? Non esiste un tanto o un poco dipende dalle geometrie.

Il vang è un altro argomento delicato. C'è chi con particolari armi e alberi snelli ama cazzare il vang di bolina per contribuire alla flessione della parte bassa dell'albero e chi invece di bolina preferisce lasciarlo lasco in quanto la scotta assolve da sola il compito di tirare il boma verso il basso.
Solo sul vang potemmo aprire un 3d Smile


STRAORZA - stebor - 20-12-2010 18:57

Citazione:tiger86 ha scritto:
Citazione:stebor ha scritto:

Sempre esaustivo Albert grazie.

Faccio solo due domandine da neofita quale sono ....

1° il carrello in sostanza non deve mai essere in nessun caso sopravento?
2° il vang contrariamente a tutto il resto con vento forte va tenuto lasco?

GRazie.
Io invece francamente, con tutta la stima che ho verso Albert, sono stupito di questo suo intervento, in quanto pur condividendo in linea di massima ciò che viene riportato, lo trovo troppo generalizzato e approssimativo e si scontra con la professionalità e pignoleria di Albert.

Innanzi tutto per rispondere a te, certo il carrello va sopravento in vari casi, quando vuoi tenere il boma al centro e la randa svergolata.
Quanto sopravento? Non esiste un tanto o un poco dipende dalle geometrie.

Il vang è un altro argomento delicato. C'è chi con particolari armi e alberi snelli ama cazzare il vang di bolina per contribuire alla flessione della parte bassa dell'albero e chi invece di bolina preferisce lasciarlo lasco in quanto la scotta assolve da sola il compito di tirare il boma verso il basso.
Solo sul vang potemmo aprire un 3d Smile

Sicuramente Albert l'ha messa giù molto semplice per renderla più comprensibile alle persone come me Tiger Wink
per quanto riguarda il vang....apriamolo sto 3D Big GrinBig GrinBig Grin