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i sonni tranquilli - Versione stampabile

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RE: i sonni tranquilli - ducalellenico - 11-09-2016 09:38

Mmmmm... Io a dormire proprio tranquillo ancora non ci riesco... Fermo restando quanto si possa mettere in atto in campo di prevenzione probabilmente l'esperienza porta maggiore sicurezza e garantisce un più proficuo riposo...

Morire, dormire…
nient'altro, e con un sonno dire che poniamo fine
al dolore del cuore e ai mille tumulti naturali
di cui è erede la carne: è una conclusione
da desiderarsi devotamente. Morire, dormire.
Dormire, forse sognare. Sì, qui è l'ostacolo,
perché in quel sonno di morte quali sogni possano venire
dopo che ci siamo cavati di dosso questo groviglio mortale
deve farci riflettere. È questo lo scrupolo
che dà alla sventura una vita così lunga.


RE: i sonni tranquilli - elmer50 - 11-09-2016 09:51

io mi preoccupo se c e vento che viene dal mare verso terra...se il vento viene da terra verso il largo dormo tranquillo...


RE: i sonni tranquilli - ZK - 11-09-2016 10:06

ho tirato il sasso.. e poi so scappato a fare una regatella programmata, annullata, riattivata ma sun un altra barca.
alla fine l' importante e' non rosicare.
il titolo e' se volete "polemico" in riferimento al dormire tranquilli che ancora e calumo tengono di sicuro.
lo vieta la legge proprio perche e' sempre successo che la linea abbia ceduto anche quando rovradimensionata.
un po come dire, che dormire preoccupati e' sempre una buona regola, anche in condizioni di bonaccia.
la misura del periodo di brandeggio, ovvero della velocita che raggionge la barca in quell' atto, e' importante per capire quanta energia potenziale deve poter immagazzinare il calumo per trasformare l' energia cinetica della barca in una forza coerente con quello che puo sopportare un ancora e una catena-cima .
in soldoni:
la forza del vento e' una grandezza facile da valutare, ci sono le formuline gia confezionate e le addirittura le schede gia pronte, ma poi le forze vere, quelle che ti fanno spedare sono quelle di inerzia e su quello c'e' poco e quel poco oltre che essere confuso e' pure difficile da capire.
io qualche prova l' ho fatta, sia sul periodo di oscillazione sia misurato le velocita all' ancora.
il dato e' in conflitto col modo calumo lungo maggiore sicurezza ma.. a che serve un forum se non a condividere le esperienze.. forse a sperimentare sulla pelle altrui?
no @conciaossa, non ho detto che e' meglio il calumo corto.. l' ho capito che ti interessa ragionarlo sul serio, anche a me, e lo faccio da diversi anni. tanto per fare quello che ce l' ha parecchio lungo... il tuo modo sul golfare basso nasso e' stato anche il mio ma.. conti fatti (da me e sicuramente sbagliati) non era piu efficiente di averci due cime "elastiche" lunghe quanto il fondo sulle gollocce.
sto mettendo su un modello matematico per il corpo di morto di @bobbetto e i conti che mi vengono fuori so strabilianti.. del tipo che ti viene da pensare che sia tutto da rivedere.. ma questo vedro di metterlo su quel 3d, su questo mi interessava solo dire:"non dormite sonni tranquilli" all' ancora, qualunque sia il votro modo, e' meglio stare preoccupati.


RE: i sonni tranquilli - Conciaossa - 11-09-2016 10:29

@ZK non ti capisco. Non ho accusato nessuno di usare un calumo corto, perché affermi di non averlo detto e poi perché riferito a me? Sull'argomento non ho dubbi, calumo lungo e stop.
Per quanto attiene alla cima del chain gripper ritenuta al golfare del bob stay, PURTROPPO la mia non è che una SCELTA OBBLIGATA ma l'ho spiegato con dovizia di particolari e foto in altro 3D e non voglio più annoiare nessuno. Se vuoi chiarimenti in merito passiamo in mp. Ciao


RE: i sonni tranquilli - ZK - 11-09-2016 10:54

(11-09-2016 10:29)Conciaossa Ha scritto:  @ZK non ti capisco. Non ho accusato nessuno di usare un calumo corto, perché affermi di non averlo detto e poi perché riferito a me? Sull'argomento non ho dubbi, calumo lungo e stop.
Per quanto attiene alla cima del chain gripper ritenuta al golfare del bob stay, PURTROPPO la mia non è che una SCELTA OBBLIGATA ma l'ho spiegato con dovizia di particolari e foto in altro 3D e non voglio più annoiare nessuno. Se vuoi chiarimenti in merito passiamo in mp. Ciao

tu lo capisci quando uno ti cita con simpatia?
quello volevo fare.. e certo che ti mando il mio tel.. mica so un troll!


RE: i sonni tranquilli - torcido - 11-09-2016 18:29

Io non ho un approccio scientifico, ma pratico. Con il cambio di barca (ora ho un comet 38 Conq-Finot) il brandeggio è notevole, una novità che mi ha creato ansia.
Però, dopo due stagioni in cui calo l'ancora come cristo comanda (inciso: le previsioni sono previsioni, mica il Vangelo, per cui io ancoro sempre come si deve, anche se è prevista calma piatta) e do sempre più catena dei 3/5 volte il fondo canonici (sto in Egeo, dove di regola è possibile, non c'è affollamento in rada), beh, devo dire che il brandeggio non mi ha creato problemi.
credo che allungare il calumo consenta di ridurre lo sforzo sull'ancora e l'angolo di brandeggio all'ancora. Ma siccome sono un pratico, mi interessa il pensiero di chi invece affronta la questione con più completezza di metodo.


RE: i sonni tranquilli - ZK - 12-09-2016 19:38

questa e' la prima scheda.. un po fatta di corsa.. ma che c'e' di meglio di un forum per discuterla?
e che servira a definire poi le sollecitazioni sul calumo per gli ormeggi all' ancora e per quelli al corpo morto.. bobbetto tanto per fare nomi.
l' approccio spero sia comprensibile, le formuline penso si trovino anche su wiky.. l' intento e' capire che il nemico non e' il vento ma l' energia che il vento cede alla barca facendola brandeggiare.
se qualcuno vuole personalizzazioni o pensa che ci siano dati da rivedere lo faccio volentieri e di corsa.

toppata.. la aggiusto


RE: i sonni tranquilli - ZK - 12-09-2016 20:07

questa e' la prima scheda.. un po fatta di corsa.. ma che c'e' di meglio di un forum per discuterla?
e che servira a definire poi le sollecitazioni sul calumo per gli ormeggi all' ancora e per quelli al corpo morto.. bobbetto tanto per fare nomi.
l' approccio spero sia comprensibile, le formuline penso si trovino anche su wiky.. l' intento e' capire che il nemico non e' il vento ma l' energia che il vento cede alla barca facendola brandeggiare.
se qualcuno vuole personalizzazioni o pensa che ci siano dati da rivedere lo faccio volentieri e di corsa.

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RE: i sonni tranquilli - iraeit - 12-09-2016 20:29

Riesci a condividere con google docs? l'immagine è un tantino ostica da leggere specie se si è cecati Big Grin Big Grin


RE: i sonni tranquilli - ZK - 12-09-2016 22:07

tu spiega come devo fare.. ste diavolerie moderne.. c'avrei un pdf.. sto coso li legge?


RE: i sonni tranquilli - corradino - 12-09-2016 23:27

scusa ZK ma il brandeggio chi lo genera? le forze che causano il brandeggio non sono proporzionali al vento? quindi alla fine la causa dell'arare o dello spedamento è sempre il vento non credi? secondo me oltre al brandeggio causato dal vento conta anche la relativa onda.in genere causata sempre dal vento o dai motoschifi. (zunamieondeanomaleescluse)in genere la sola azione del vento (ma non ho mai preso più di 40-45 nodi in rada) non mi ha mai creato situazioni critiche. mentre gia un ventodi 20 o più nodi mi crea dopo poche ore problemi (strattoni eccessivi sull'ancoraggio dovuti all'onda).. questo è quello che io almeno con tre barche di caratteristiche molto differenti ho riscontrato.


RE: i sonni tranquilli - BeppeZ - 13-09-2016 01:10

Bella la tabella. Credo però che possa essere valida se la barca fosse "bloccata" con prua al vento. Non considera l'inerzia della barca che indietreggia sotto raffica, né la maggior superficie esposta al vento causa brandeggio. La forza di inerzia dipende anche dal dislocamento. Ho visto troppe barche spedare con vento e senza onda significativa per poter dire che non è il vento che fa spedare le ancore. Ho anche visto troppi, ma davvero troppi, ancoraggi fatti da persone incapaci che mettono a rischio la propria e altrui incolumità. Uno a caso di metà agosto: hanno dato fondo con poco calumo, non hanno verificato se l'ancora aveva fatto testa, si sono ubriacati marci, hanno fatto casino fino all, una di notte e sono andati a dormire. La bora, ampiamente prevista e avvisata via VHF sin dalla mattina ha soffiato per tre ore fino a 48kn con groppi vicini ai 60. È venuto giù il diluvio per oltre mezz'ora. La loro barca andava a spasso, ho scaricato una bombola (tromba da stadio/corno da nebbia) e gli ho sparato luce lampeggiante fortissima in coperta senza che si svegliassero. Erano italiani, eravamo a Rogoznica.


RE: i sonni tranquilli - N/A - 13-09-2016 08:13

Io non ho mai appennellato proprio per il fatto che, se dovessi scappare, col cavolo ci riuscirei con tutto quell ' Ambaradan.
Io ho piccolo chart plotter in cabina armatoriale collegato ad antenna esterna) che lascio acceso con luminosità minima ed allarme ancora e volendo anche con il radar (mai usato realmente)....così in caso di dubbio butto un occhio senza muovermi dal letto e subito riprendo sonno


RE: i sonni tranquilli - ZK - 13-09-2016 08:20

si @BeppeZ, e' proprio quello il concetto.
ul vento genera una forza, non modesta, ma e' comunque contenuta, lo so che viene voglia di guardare a fine tabella la forza dei 50 nodi.. ma si speda anche con 25.
x@Corradino:
la forza del vento mette in movimento la barca, dell' atto di moto cerco di fare un altra tabella.
per fare un esempio automobilistico.. una macchina ferma in discesa la fermi con un piccolo sasso sotto una ruota.
se qualla macchina e' in movimento quel sasso serve solo a far lavorare le sospensioni.. l' energia cinetica che serve a salirci sopra e' cosi modesta che non frena nulla.
in soldoni:
il calumo si allunga per aumentate la "dimensione del sasso" ma ci sono situazioni in cui allungare il calumo e' quasi inutile.. tipo con poco fondale.

i sonni tranquilli sono pericolosi per quello.. non c'e' la cultura del brandeggio, in troppi sono convinti che sia il vento la causa dello spedamento.


RE: i sonni tranquilli - infinity - 13-09-2016 08:33

Ciao, io purtroppo/per fortuna ho un sonno particolarmente pesante, soprattutto quando non sono solo. Ciò' associato al fatto che sulla mia barca l'armatoriale e' a poppa, implica che difficilmente mi potrei svegliare in caso di spedata.
Cerco quindi di "prevenire" con calmo adeguato (3-4 volte il fondale, se prevista bonaccia) una volta gettata ancora e catena che ritengo adeguata, forte marcia indietro al fine di controllare la presa, immersione per vedere chiaramente, piccola cimetta di ritenuta sulla catena (così in caso di "strappo" si spacca ed il casino del verricello sveglia chi sta a prua) a ciò aggiungo che sino alle 2-3 sto in pozzetto a leggere.... Ovviamente allarme ancora acceso. Controllo e cerco di memorizzare una via di fuga verso il largo....
Sino ad ora questi accorgimenti mi hanno aiutato a non avere problemi nemmeno quando c'è' stata una bella sburianata imprevista.
Ho visto invece spesso gente arrivare, dare ancora senza guardare direzione del vento o altro ed in 5 min lasciare la barca per andare al ristorante a terra e questo sinceramente mi ha preoccupato molto.

Tutto questo discorso per dire che, a mio avviso, se dai fondo in modo corretto ed effettui i controlli dovuti, grossi problemi non li dovresti avere (aggiungo se hai una linea di ormeggio adeguata) in caso contrario i problemi sono piuttosto frequenti.


RE: i sonni tranquilli - fontma - 13-09-2016 08:53

Da sempre sostengo che il maggior peso della catena non sia un pregio, come quasi sempre tutti sostengono per un dogma consolidato, ma è un difetto.
Non ne vedo pregi, se 50 mt. di catena da 8 distesi perterra li tiro a mano con poco sforzo, se fosse del 10 lo sforzo sarebbe di poco maggiore.
Una raffica forte mette in quasi teorica linea retta fra prua ed ancora qualsiasi catena sensata. Quando la raffica molla, la barca è richiamata in avanti maggiormente quanto più pesa la catena, ed è il navigare in avanti la causa del brandeggio, e tanto più la barca va in avanti tanta rincorsa avrà per il prossimo strattone sulla catena/ancora.
Se la barca non avesse questa rincorsa, come per es quando è ancorata con poppa in banchina, ci vorrebbe un vento esagerato per farla spedare,per fare un esempio sarebbe come piantare un chiodo senza staccare il martello dalla testa del chiodo più che pochi mm.
Quindi per me catena sottile, se necessario di maggior resistenza, e parte del peso risparmiato nell' ancora.Chiedo a Torcido che dice di brandeggiare molto, che diametro di catena ha? Io ho un 38' con catena da 8, e a parer mio non brandeggio in maniera esagerata.
Un altra cosa che contribuisce alla stabilità è quella di far passare la cima che ferma la catena non dal musone dell' ancora ma dal passacime di prua, il tiro è leggermente disassato e la barca offre quasi sempre lo stesso bordo.
La lunghezza del calumo lo prenderei come un dato fisso, se c' è vento io ne do più possibile in base alla disponibilità di catena/cima ed allo spazio disponibile.


RE: i sonni tranquilli - ZK - 13-09-2016 09:07

(13-09-2016 08:53)fontma Ha scritto:  Da sempre sostengo che il maggior peso della catena non sia un pregio, come quasi sempre tutti sostengono per un dogma consolidato, ma è un difetto.
Non ne vedo pregi, se 50 mt. di catena da 8 distesi perterra li tiro a mano con poco sforzo, se fosse del 10 lo sforzo sarebbe di poco maggiore.
Una raffica forte mette in quasi teorica linea retta fra prua ed ancora qualsiasi catena sensata. Quando la raffica molla, la barca è richiamata in avanti maggiormente quanto più pesa la catena, ed è il navigare in avanti la causa del brandeggio, e tanto più la barca va in avanti tanta rincorsa avrà per il prossimo strattone sulla catena/ancora.
Se la barca non avesse questa rincorsa, come per es quando è ancorata con poppa in banchina, ci vorrebbe un vento esagerato per farla spedare,per fare un esempio sarebbe come piantare un chiodo senza staccare il martello dalla testa del chiodo più che pochi mm.
Quindi per me catena sottile, se necessario di maggior resistenza, e parte del peso risparmiato nell' ancora.Chiedo a Torcido che dice di brandeggiare molto, che diametro di catena ha? Io ho un 38' con catena da 8, e a parer mio non brandeggio in maniera esagerata.
Un altra cosa che contribuisce alla stabilità è quella di far passare la cima che ferma la catena non dal musone dell' ancora ma dal passacime di prua, il tiro è leggermente disassato e la barca offre quasi sempre lo stesso bordo.
La lunghezza del calumo lo prenderei come un dato fisso, se c' è vento io ne do più possibile in base alla disponibilità di catena/cima ed allo spazio disponibile.
su questo concordo, l' ho anche verificato numericamente, e' verso l' ancora che si raggiunge la velocita maggiore.. quando la barca trasforma in energia cinetica l' energia potenziale immagazzinata nel calumo... non e' poca e spesso la catena viene portata per un bel pezzo verso l' ancora, lasciando la barca senza vincolo alcuno.


RE: i sonni tranquilli - fontma - 13-09-2016 09:37

(13-09-2016 09:07)ZK Ha scritto:  nel calumo... non e' poca e spesso la catena viene portata per un bel pezzo verso l' ancora, lasciando la barca senza vincolo alcuno.

Senza vincolo alcuno, senza timoniere, e quindi destinata ad intraversarsi ed offrire al vento molta più superficie finchè uno strattone la rimetterà prua al vento pronta a ripartire.


RE: i sonni tranquilli - ZK - 13-09-2016 09:59

(13-09-2016 09:37)fontma Ha scritto:  
(13-09-2016 09:07)ZK Ha scritto:  nel calumo... non e' poca e spesso la catena viene portata per un bel pezzo verso l' ancora, lasciando la barca senza vincolo alcuno.

Senza vincolo alcuno, senza timoniere, e quindi destinata ad intraversarsi ed offrire al vento molta più superficie finchè uno strattone la rimetterà prua al vento pronta a ripartire.

brutta descrizione ma.. e' cosi che si brandeggia.
questo pero in qualche modo limita la velocita del ritorno:
tutti gli oggetti lasciati in liberta in un campo tendono alla minore energia potenziale.
le barche in questo atto tendono a mettersi al traverso. questo offre maggiore superficie esposta da un lato ma.. dall' altro.. fa piu attrito con le appendici immerse.
nel momento in cui il calumo torna a lavorare ci sono due atti di moto.
uno che la fa ruotare su se stessa, l' altro che ne frena la corsa.
la corsa e' relativamente lenta, invece la rotazione la definirei violenta.
nei miei giochi estivi con l' elestico sulla catena (non per misurare, ma per capire come si potesse ridurre il brandeggio) ho visto che e' quello il momento di massima trazione sulla linea d' ormeggio.

tanto per andare ot.. se ti ormeggi di poppa la distanza dal baricentro della barca aumenta, questo riduce la dimensione della reazione alla rotazione, l' efficienza dello scafo ad andare verso l' ancora e' minore, e diminuisce la velocita per attrito.
queste valutazioni sono mie, provate negli anni ma.. quest' anno (tre giorni di fila nella stessa rada con vento sostenuto) ho fatto piu esperimenti del solito.. (postaccio senza occhiate) e un paio sono stati parecchio esaustivi.
quello del secchio a poppa e quello del pezzo di catena che sfiora il fondo (che poi l' ho gia usato diverse volte.. ma senza mai valutarne le implicazioni cinetiche.

vabbe so andato un po avanti.. vorrei solo mettere un po di pulci nelle orecchie di quelli che dormono sonni tranquilli senza mai aver giocato con le forze e le energie del sistema barca-calumo al fine di diminuire le forze scaricate sull' ancora, ovvero chiedersi se sia cosi necessario il peso per ottenere un ormeggio a prova di insonnia.


RE: i sonni tranquilli - albert - 13-09-2016 10:07

(13-09-2016 09:37)fontma Ha scritto:  
(13-09-2016 09:07)ZK Ha scritto:  nel calumo... non e' poca e spesso la catena viene portata per un bel pezzo verso l' ancora, lasciando la barca senza vincolo alcuno.

Senza vincolo alcuno, senza timoniere, e quindi destinata ad intraversarsi ed offrire al vento molta più superficie finchè uno strattone la rimetterà prua al vento pronta a ripartire.

Se c'è il genoa avvolto sullo strallo di prua la barca si intraversa ancora meglio ....

Comunque, per diminuire l'avanzamento e smorzare il brandeggio, un bel paio di robusti secchi calati dalle bitte di poppa fanno il loro sporco lavoro ... provare per credere.

Ho provato anche con l'ancoretta galleggiante e una fune a Y, ma ci mette di più dei secchi a smorzare perchè si sgonfia e si rigonfia e ogni tanto interferisce con la pala del timone ... probabilmente funzionerebbe meglio con una barca a doppia pala.

Si può utilizzare una veletta antibrandeggio che, se fatta bene, ovvero a Y, aumenta il carico medio sulla linea di ancoraggio e che comunque ogni tanto, se intensità e direzione delle raffiche sono molto variabili, dà delle belle "scrollate" che devo dire non sono per nulla tranquillizzanti per i sonni.