Tormentina

[Triscele]

Il Comandante Basile per il suo Brigand ebbe a sperimentare un sistema molto simile a quanto prospettato da S Barbara

Si fece costruire dal suo velaio una fascia in dacron larga tanto da ricoprire generosamente il genoa rollato e lunga quanto la vecchia tormentina con garrocci che armava la barca ai tempi dello strallo nudo.
La fascia in dacron era munita di robusti occhielli lungo i due lembi rivolti a poppa sui quali veniva ingarrocciata la vela. Nell'articolo, edito su Bolina, veniva raccomandato di prestare particolare cura a fare combaciare esattamente il posizionamento degli occhielli alla altezza dei garrocci.
La fascia , munita di due robuste fettucce una alla mura ed una alla penna, veniva issata a riva con la drizza dello spi.
Il taglio della parte alta della fascia era infatti leggermente obliquo e la fettuccia sulla quale si incocciava la drizza era, ovviamente, cucita al vertice esterno che, per intenderci meglio, guardava a mare, in linea quindi con la drizza spi..
Con simile accorgimento la fascia, con la tormentina già ingarrocciata, non si impuntava nella delicata fase della issata. Il Basile, inoltre, ampiamente soddisfatto per averla sperimentata personalmente con 40 nodi a se della Corsica riuscendo a bolinare , sottolineava il fatto di avere eliminato ogni turbolenza creata dal Genoa avvolto che, inevitabilmente , si sarebbe scaricata su una vela armata dietro quest'ultimo.