beppe_rm
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Costruire un catamarano
allora, finalmente si fa sul serio.
io non ho navigato su tutti i tri del mondo;
il tri è un oggetto un po' strano, che ha bisogno di grande equilibrio progettuale; secondo me ha anche bisogno di facilità di conduzione e di un criterio di sicurezza pensato in fase di progetto.
charente maritime e seguenti non sono barche per essere condotte da tutti; i tri vengono visti come barche muscolari; io non penso che debbano essere così; non è necessario fare il 200% e oltre della velocità del vento, se devi fare gli amas al 120% del dislocamento; non devi arrivare a fare cat a tre scafi, come sono gli ultimi costruiti.
a me basta avere una barca che fa il 140% della velocità del vento (fino ad un tot), basta che tu lo faccia con la barra morbidissima, che tiene una rotta diritta, che lo scafo sottovento ti affonda e tri fa capire cosa devi fare. la bellezza poi vuole la sua parte. queste cose le sa fare solo newick, è indubbio, non capisco che vuol dire obsoleti. la filosofia è stata pensata molti anni fa, ma nessuno ha ottenuto migliori risultati, date le caratteristiche di progetto che ora dirò.
ci sono tri che camminano di più, ma ad un prezzo che non voglio pagare.
poi la storia del giardino: puoi costruire in legno e epossidica o nel composito più costoso, risparmi peso che puoi avere come carico.
tra i 'moderni' ci metterei anche lerouge, ce n'è di scelta; ma io so (o meglio saprei) cosa voglio e scelgo newick, per tutto quello che ho detto.
dopodiché puoi fare scelte di barce più veloci, ma ogni nodo in più ha un costo (in termini di governo) che devi essere disposto a pagare.
non ho navigato né su ollier né su van peteghen; solo su farrier; tu quanto hai navigato su newick? secondo me alcune soluzioni vanno provate prima di essere acquistate, però da alcuni parametri credo si possa prevedere il comportamento di massima.
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24-01-2011 06:39 |
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