Sulla pedata rigida del gradino occorre riflettere bene e confesso che anch'io non ho ancora trovato la soluzione ottimale (che arriverà con l'esperienza).
Il seguente schema può aiutare a comprendere meglio le varie problematiche.
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Figura A
Gradino a riposo. Come vedete forma un triangolo rettangolo.
Figura B
Gradino messo in tensione dal piede che spinge verso il basso. Anche con il caricabasso tesato a ferro, la fettuccia portante (nera) tende a spostarsi (perché mantiene un certo livello di elasticità, benché abbia cercato di ridurla al minimo anche grazie alle piastrine metalliche dei gradini che irrigidiscono la struttura portante). Il gradino assume quindi la forma di un triangolo con i due lati superiori inclinati. A questo punto anche la base (pedata) tende ad inclinarsi, fornendo al piede un supporto non ottimale.
Per prevenire il problema occorre calcolare la misura del gradino (parte in rosso) in modo che, in posizione di lavoro (con il piede che spinge), formi un triangolo (tendenzialmente isoscele) con base ortogonale al piede. Vedete, al riguardo, la pedata rigida indicata con segno tratteggiato (figg. A e B). Il problema si complica con l'elasticità della fettuccia, perché non potrà essere calcolata a priori in quanto dipenderà dal peso della persona che userà la scala.
Figura C
Il profilo indicato da walter potrebbe risolvere il problema perché, essendo scorrevole, tenderà a posizionarsi in modo corretto, cioè ortogonale al piede.
L’idea sembra buona e merita sicuramente una sperimentazione.
L'inconveniente potrebbe essere quello che, a forza di scorrere sotto il peso della persona, potrebbe usurare la cinghia (che è ruvida e quindi di ostacolo allo scorrimento del profilo).
Figura D
È la soluzione che ho adottato io e che potrebbe essere migliorata attraverso un ulteriore rinforzo della pedata con materiale sempre flessibile ma più duro (es. la gomma che si usa per coprire i banconi delle officine come vedete in queste foto
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=23768 ).
Così facendo, la pedata non flette per peso proprio (ma solo quando ci si mette piede), tenendo aperto il gradino.
Figura E
Posizione di lavoro. La pedata, essendo flessibile, si adatterà alla forma del piede fornendo comunque un buon supporto essendo dura e larga.
Come vedete, anche un oggetto da qualche decina di euro, che può apparire scontato e banale come questa scaletta, comporta la risoluzione di problemi complessi che possono determinare la differenza tra una cosa utile, funzionale e sicura e una cosa inutile, irrazionale e pericolosa per la nostra incolumità.
PS. Attenzione, ho detto “problemi” e non “seghe mentali”, perché quando si tratta di incolumità a volte la tragedia si nasconde proprio dietro un dettaglio trascurato in quanto ritenuto insignificante.
PS2. Per ggalizia.
Quelle cinghie le ho comprate in una normale ferramenta. Per acquisti on line prova su
http://www.spraystore.it/ alla voce Corderia > Cinghie e fettuccie