(14-09-2015 14:04)Edolo Ha scritto: Ci sarebbe da imparare dalle paraolimpiadi... "rating" decisi prima della partenza e noti a tutti. Se ti va di gareggiare così lo fai, altrimenti vai con i "monotipo".
Alle paraolimpiadi c'è molta più dignità che non in tante regatine, ed alla fine si abbracciano.
Ma forse noi siamo troppo fortunati per abbandonarci alla gioia.
E poi penso che in uno sport dove ci vanno un mucchio di soldi, chi ne ha di più ha molte più chance.
IMHO (pensiero di un paradotato )
Le regole (i rating) sono decise molto prima della partenza, c'è un organismo federale che provvede a darli. Alle paraolimpiadi le regole ci sono come alle olimpiadi, con la differenza che si è costretti a dare un peso alla disabilità dell'uno o dell'altro... così come succede per barche di differenti forme, dimensioni, progettisti.
Se uno decide di competere avendo chiaro che esistono le regole (i rating) poi non dovrebbe lamentarsi. Nel caso avesse motivo per farlo, esistono altrettante regole per presentare proteste o ricorsi e, come nei processi civili e penali, è necessario portare prove e testimoni, non basta la parola di uno contro l'altro.
Cosa c'è di strano in tutto questo non sono mai riuscito a capirlo, sarò strano io...