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salvavita - Versione stampabile

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salvavita - enio.rossi - 19-01-2015 17:30

A seguito di notizie udite in marina su un mancato funzionamento del salvavita, mi è venuto questo dubbio. L'inversione eventuale di fase e neutro sull'entrata della CA può creare problemi sul funzionamento del differenziale della barca?? Ho letto varie cose in altri 3D ma non ritengo di aver trovato una risposta al problema.


RE: salvavita - zorrolavolpe - 19-01-2015 18:33

Buonasera
Potrebbero esserci dei problemi sui salvavita con una fase sola
Mettete un salvavita che lavori sulle due fasi
Sursum corda


RE: salvavita - corir - 19-01-2015 18:55

Il salvavita ha il tasto prova, una volta eseguito il collegamento alla linea elettrica con carico funzionante bisogna pigiare il tasto sopra indicato, se l'interruttore scatta, la bobina salvavita è funzionante.


RE: salvavita - ws770 - 19-01-2015 19:05

(19-01-2015 18:33)zorrolavolpe Ha scritto:  Buonasera
Potrebbero esserci dei problemi sui salvavita con una fase sola
Mettete un salvavita che lavori sulle due fasi
Sursum corda

Due fasi? 400V? O ho capito male? Smiley57


RE: salvavita - enio.rossi - 19-01-2015 19:07

La mia domanda è relativa non al funzionamento del salvavita, ma all'influsso che potrebbe avere sui relè l'inversione tra fase e neutro, ad esempio usando prolunghe non controllate sul cavo di entrata dalla colonnina. Dove "si presume" che fase e neutro siano al loro classico posto. Nei due buchi sopra alla terra a sin. neutro ed a dex fase.


RE: salvavita - corir - 19-01-2015 19:14

(19-01-2015 19:07)enio.rossi Ha scritto:  La mia domanda è relativa non al funzionamento del salvavita, ma all'influsso che potrebbe avere sui relè l'inversione tra fase e neutro, ad esempio usando prolunghe non controllate sul cavo di entrata dalla colonnina. Dove "si presume" che fase e neutro siano al loro classico posto. Nei due buchi sopra alla terra a sin. neutro ed a dex fase.

Nessun problema la corrente è alternata, nelle prese e/o spine elettriche solo il cavo di terra deve essere collegato sempre al suo polo.


RE: salvavita - lfabio - 19-01-2015 20:15

Mmh. Il salvavita e' un interrutore differenziale: come fa a lavorare 'su una fase sola'? Scatta per il delta corrente tra i due conduttori...


RE: salvavita - ws770 - 19-01-2015 20:54

(19-01-2015 20:15)lfabio Ha scritto:  Mmh. Il salvavita e' un interrutore differenziale: come fa a lavorare 'su una fase sola'? Scatta per il delta corrente tra i due conduttori...

Fase e filo (o conduttore) non sono sinonimi!

Sistemi monofase:

Fase L, neutro N, terra

Sistemi trifase: Fasi R S T, Neutro N, terra

Tra fase e neutro: 230V
Tra due fasi in un sistema trifase: 400V

Quim non si tratta di pura terminologia! Smiley59


RE: salvavita - zorrolavolpe - 19-01-2015 22:31

(19-01-2015 19:05)ws770 Ha scritto:  
(19-01-2015 18:33)zorrolavolpe Ha scritto:  Buonasera
Potrebbero esserci dei problemi sui salvavita con una fase sola
Mettete un salvavita che lavori sulle due fasi
Sursum corda

Due fasi? 400V? O ho capito male? Smiley57

Buonasera
ci sono dei salvavita che lavorano solo su di un contatto
altri che lavorano su tutti e due
provo a spiegarmi
il 230 Volt monofase generalmente e una fase rispetto massa a +230
il neutro rispetto massa a Zero
ma non e detto che sia sempre cosi potrebbe essere la fase a +150
e il neutro a -80 fa sempre 230 in questo caso i differenziali che lavorano sulle due fasi sono piu sicuri
se andate ad aquistarli vedrete anche la differenza di prezzo
sursum corda


RE: salvavita - ws770 - 19-01-2015 22:48

Salvavita = interrutore differenziale?

Se si, deve lavorare su due (L e N, sistema monofase) o quattro (R, S, T e N, sistema trifase) conduttori.

La somma vettoriale delle correnti che passano attraverso tutti i conduttori deve essere zero. Se non lo è, esiste una perdita di corrente verso la terra, perche la corrente non puo sparire, e l'interruttore stacca.


RE: salvavita - Bovis - 19-01-2015 22:55

Non vorrei che ci fosse una interpretazione errata del problema; preciso : il salvavita è il differenziale puro che "lavora" sulla corrente che può andare a terra è interviene quando questa arriva alla soglia di taratura ( 30ma ) , altra cosa è l'interruttore automatico che interviene in caso di corto circuito o di sovraccarico ( in questo caso i poli dell'interruttore possono essere entrambi protetti oppure solo 1 ).
Esiste anche la combinazione dei due apparecchi di solito su 2 moduli ( 36mm di larghezza ) ma in questo caso c'è un solo polo protetto . Ai fini pratici nella distribuzione monofase (anche se è meglio collegare il polo protetto alla fase ) l'intervento in caso di guasto avviene lo stesso magari con qualche leggerissimo ritardo.


RE: salvavita - enio.rossi - 19-01-2015 23:12

Intendevo riferirmi alla 220V che esce dalla colonnina del marina ed al salvavita installato a bordo (differenziale?). Saluti


RE: salvavita - IanSolo - 19-01-2015 23:17

Un "salvavita" (meglio definirlo interruttore differenziale) opera sempre rilevando la differenza fra le correnti che scorrono in entrambi i fili di alimentazione (Fase e Neutro) ed e' predisposto per intervenire se viene superato un certo valore prefissato che si suppone venga derivato per altra via a causa di un guasto o altra anomalia (quale una persona accidentalmente in contatto con la linea "calda").
Nelle reti elettriche con prese a collegamento obbligato (non reversibile con Fase e Neutro fissi) e' talora tollerato avere un interruttore che interrompa uno solo dei due fili, in Europa anche se alcuni Paesi sottostanno alla regola del collegamento obbligato e' vietato l'utilizzo di interruttori differenziali monopolari come protezione all'ingresso della linea ed e' pertanto piu' difficile trovarne.
Comunque il tipo bipolare corretto si riconosce dal simbolo sulla sua etichetta dove e' disegnato un sistema di interruzione per entrambi i fili. Tanto per darne un esempio http://static3.tme.eu/products_pics/f/0/b/f0b875eb6cff6fd5f491e6b6521c7510/14630.jpg dove si vede sul fianco l'etichetta di cui parlo (un po' distorta e poco leggibile ma non ho trovato meglio).


RE: salvavita - dapnia - 20-01-2015 00:40

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100


RE: salvavita - IanSolo - 20-01-2015 09:50

Ottimo Dapnia, immagini perfette e perfettamente esplicative.


RE: salvavita - enio.rossi - 20-01-2015 11:24

Grazie a tutti, ma per chi non capisce nulla di elettricità e vuole andare in barca lo stesso, l' eventuale inversione delle polarità (?) nei cavi da terra è pericolosa o non crea problemi??


RE: salvavita - bludiprua - 20-01-2015 11:33

IanSolo santo subito!
Per rispondere (ma l'ha già fatto IanSolo): dormi sereno, non c'è nessun problema!


(20-01-2015 11:24)enio.rossi Ha scritto:  Grazie a tutti, ma per chi non capisce nulla di elettricità e vuole andare in barca lo stesso, l' eventuale inversione delle polarità (?) nei cavi da terra è pericolosa o non crea problemi??



RE: salvavita - dapnia - 20-01-2015 15:58

Le spine e le prese del pontile, nella maggioranza dei casi, non si possono invertire, quindi una volta cablata correttamente la presa che va in barca, fase e neutro non si invertiranno più; e questo vale per la 220 e la 380.
I giramarina, forse potrebbero avere il problema se in qualche altro posto i contatti della colonnina sono invertiti (è capitato che un manutentore mandasse la 220 in banchina con due fasi al posto di una fase e un neutro, verificato dopo l'incendio di una barca).
Se proprio l'ansia viene data dal pericolo di invertire fase e neutro sulla 220, un semplice sistema c'è, senza ricorrere a costosi indicatori.
Basta inserire tra neutro e terra un led (a 220) o una piccolissima lampadina spia: normalmente resta spenta, quando il neutro diventa fase, perché si è invertita la spina del pontile, si accende segnalando l'anomalia.
Una robina così: Ian che ne dici?
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RE: salvavita - IanSolo - 20-01-2015 16:03

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Basta inserire tra neutro e terra un led (a 220) o una piccolissima lampadina spia: normalmente resta spenta, quando il neutro diventa fase, perché si è invertita la spina del pontile, si accende segnalando l'anomalia.
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Si, e' una buona soluzione, va solo ricordato che deve assorbire poco per non far intervenire la protezione differenziale, in pratica deve trattarsi di una spia al neon o a LED per 220V a bassa potenza (direi meno di 1W).
Comunque non mi preoccuperei di una eventuale inversione se si tratta di una barca di costruzione europea o conforme CE perche' gli impianti sono (devono essere) certamente progettati per tenerne conto, diverso puo' essere se la barca e' di oltreoceano dove regole diverse potrebbero aver portato a collegamenti non conformi alle nostre norme ma solitamente in tali circuiti e' montato di serie un indicatore di inversione (e talora anche un sistema che impedisce l'alimentazione a collegamento scorretto).


RE: salvavita - Giogiogio - 20-01-2015 16:06

Sì, mi è capitato spesso anche a me di attaccare la presa in banchina e subito scattava in barca od al quadro elettrico al molo. Ho controllato con il cercafase e la fase arrivava sul neutro della barca. Ho invertito i cavi smontando la spina blu e tutto è andato a posto.
Mi è capitato pure a volte di attaccarmi a delle prese alle quali non arrivava una tensione corretta ovvero 220 v a causa di inconvenienti dovuti all' impianto elettrico del molo. Alcune cose funzionavano,altre no.
Conviene sempre avere in barca un tester ed un cercafase, non è difficile imparare ad usarli, ma imparate a farlo prima di cimentarvi da soli, con la corrente non si scherza.